ARTE VENTENNIO

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Viareggio

2025-02-27 20:16

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Viareggio

   Il Carnevale di Viareggio è noto a tutti, ma non tutti sanno che il suo simbolo, il "Burlamacco" è una creazione del 1930 del pittore, grafico ed illustratore Uberto Bonetti (1909-33), futurista e fascista convinto. Tale maschera futurista, che riassume in sé le caratteristiche di maschere tradizionali della commedia dell'arte (Arlecchino, Balanzone, Rugantino), da quasi cent'anni campeggia sui manifesti, ed è una creazione d'epoca fascista di un artista fascista; forse i neo-partigiani dell'ANPI, nella loro crassa ignoranza, non sono a conoscenza di questo fatto. E meno male, altrimenti pretenderebbero di vietare perfino il carnevale.

   Tra le architetture di Viareggio, spicca lo Stabilimento Bagni Balena (1928), capolavoro Art Déco realizzato dall'Arch. Alfredo Belluomini (1892-1964) in collaborazione con il pittore Galileo Chini (1873-1956) che ne disegna il ricco apparato decorativo. Nel prospetto, spicca il grande rosone circolare in cui campeggia una balena in vetri policromi, mentre le ceramiche invetriate - anch'esse di produzione della Manifattura Chini - simulano incastonature di pietre preziose che ornano l'intero edificio. Appare evidente il riferimento all'arte orientale nella decorazione del Bagno Balena: Galileo Chini, difatti, era stato al servizio del Re del Siam, Rama V, per il quale decorò il Palazzo Reale di Bangkok (1911-13), assimilando durante il suo soggiorno in quelle terre lontane l'esuberante decorativismo dell'arte orientale. I due artisti collaborarono anche nella realizzazione del coevo Gran Caffè Margherita (1928), anch'esso orientaleggiante: qui Galileo è aiutato da Tito Chini (1898-1947), che realizza le decorazioni interne; i due torrini con cupolini "a cipolla", ricoperti di ceramica invetriata policroma (color verde smeraldo e giallo oro), rinviano chiaramente ai minareti delle moschee orientali. Lo Stabilimento Bagni Amedeo (1931) è anch'esso progettato dall'architetto Alfredo Belluomini (1892-1964) in stile Art Déco, seppur meno "ricco" del precedente Bagno Balena: anticipando, dunque, la svolta "razionalista" del progettista. Belluomini progettò anche la Galleria del Libro (1931) in stile Déco e l'Hotel Liberty (1924): quest'ultimo edificio è caratterizzata dal fregio in maiolica ritmato da vispi puttini, opera di Galileo Chini che orna il prospetto principale. In pretto stile razionalista-novecentista è invece lo Stabilimento Principe di Piemonte (Ing. Giuseppe De Micheli-Arch. Aldo Castelfranco, 1938): le linee sono sobrie ed essenziali, ma non senza rinunziare al motivo dell'arco classicheggiante, declinato in senso "metafisico" in linea con i coevi progetti per l'E42. In stile prettamente Liberty è il fabbricato Magazzini Duilio (1925-30 c.) dell'Arch. Benedetto Benedetti (1880-1963).

   Il Monumento ai Caduti di Viareggio (1927) è opera dello scultore Domenico Rambelli (1886-1972), alquanto criticato all'epoca per la sua moderna ed ardita concezione, scevra da riferimenti classicisti.

   Altre opere: Stabilimento Bagni G. Bertuccelli (Arch. Leonzi-Arch. Puccinelli di Viareggio, 1931); Stabilimento Bagni Felice (Arch. Alfredo Belluomini, 1933); Bagni A. Martinelli (1931); Bagni Marco Polo (1930 ca.); Stazione Ferroviaria (1936) dell'Arch. Ing. Roberto Narducci (1887-1979); Cinema Teatro Eden (1930) dell'Arch. Ario Morandi (1890-1962).


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