Come ampiamente trattato in precedenza sulle pagine di questa Rubrica, l’Arch. Vincenzo Pilotti (Ascoli Piceno 1872 - 1956) progettò varie opere per la città di Teramo, alcune non realizzate quali: il Palazzo del Consiglio Provinciale dell’Economia Corporativa (1933), il Palazzo del Governo (1930), la Casa Littoria di Teramo (1941). Tutte queste opere traggono la loro ispirazione sempre dall’architettura classica, ma semplificandone la decorazione secondo i dettami dello stile Littorio piacentiniano: si tratta quindi di un aggiornamento, non di un rinnegamento del suo stile, che rimarrà sempre coerente coi suoi principii, improntati al Tradizionalismo architettonico. Nel dopoguerra, Pilotti progettò per Teramo anche il nuovo Santuario di S. Gabriele (1947), ulteriore conferma della coerenza del suo stile, che rimane coerente col Secondo Rinascimento Artistico Nazionale. La Casa del Balilla (1928-33) di Teramo in via Taraschi [già trattata precedentemente in questa Rubrica] fu realizzata dal tecnico comunale Ing. Ovidio Bartoli peraltro già autore del pregevole Teatro Apollo (1909-12) in stile Liberty, con la collaborazione dell’Ing. Guido De Bernardis, che ne diressero i lavori seguendo tuttavia un progetto redatto dal Capo dell’Ufficio Tecnico dell’ONB, Arch. Enrico Del Debbio (Carrara 1891-Roma 1968), con alcune modifiche, specie nell’apparato decorativo: infatti, il prospetto principale di progetto presenta elementi decorativi tipici delle opere di Del Debbio, quali i festoni, le nicchie con statue, i caratteristici timpani spezzati (tutti elementi che ritroviamo nei fabbricati che costituiscono il complesso del Foro Mussolini a Roma, di cui Del Debbio è l’autore), che tuttavia in fase d’esecuzione vengono semplificati o eliminati. L’Edificio Scolastico “Noè Lucidi” (Impresa Pediconi e Joannoni, 1934) capace di 800 alunni comprende 16 aule scolastiche, museo, biblioteca, palestra coperta, refettorio scolastico e bagni; l’impianto planimetrico è a “C” con due avancorpi laterali, la veste architettonica è novecentista, sobria ed elegante; sugli avancorpi, l’emblema di Stato (stemma sabaudo incorniciato dai fasci littori). La Casa del Mutilato (anch’essa già trattata precedentemente in questa Rubrica), inaugurata in presenza dell’On. Carlo Delcroix, venne ospitata in un edificio preesistente (ex Chiesa di S. Maria della Misericordia, XV sec.), appositamente restaurato (1928-29) dall’Arch. Pio Ferretti (Collevecchio, Teramo 1879 - Teramo 1931): il restauro in realtà comportò un vero e proprio rifacimento in stile neorinascimentale. All'interno affreschi raffiguranti Madonna in trono e Santi (XV secolo, attribuiti a Giacomo da Campli), pertinenti all’antica chiesa; nella Sala delle Adunanze, grande affresco raffigurante Il Sacrificio del pittore Cesare Averardi (Villa Passo di Civitella del Tronto, Teramo 13 marzo 1875 - Teramo 14 marzo 1939). Tra gli importanti restauri condotti in quel periodo, si ricordino gl’interventi sulla Cattedrale di S. Maria Assunta (XII-XIII sec.), “imbarocchita” dal 1739, volti al ripristino del suo aspetto originario (Arch. Prof. Alberto Riccoboni, 1932-35); nel medesimo periodo, furono realizzati i bassorilievi della Via Crucis da Ulderico Conti (Roma 1884-?), che realizzò anche i Quattro Dottori della Chiesa nel ciborio ed il busto bronzeo del Vescovo Antonio Micozzi (1955); tardiva opera dello scultore neorinascimentale Venanzio Crocetti (Giulianova, Teramo 3 agosto 1913 - Roma 3 febbraio 2003) è il grande rilievo in bronzo dell’Annunciazione (1998) sul portone posteriore. Tra le altre opere di pubblica utilità: l’Ospedale Civile “Alessandrini-Romualdi” (1926-30) progettato dall’Arch. Gino Benigni (Soriano nel Cimino, Viterbo 1889 - Roma 1948), ampia e moderna struttura ospedaliera di razionale architettura, all’avanguardia per gli standard dell’epoca (come molte altre strutture analoghe realizzate dal Regime, che destavano l’ammirazione degli altri paesi dell’Europa e del mondo). Dall’esposizione in linea con l’asse eliotermico, riveniva la creazione di ampie logge, affinché i degenti potessero godere i benefici dell’esposizione solare.