ARTE VENTENNIO

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Novara

2025-07-07 17:40

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Città, Oddo Aliventi, Vincenzo Pilotti, Angiolo Mazzoni, Novara, Oscar Prati, Arturo Stagliano, Novara littoria, Matteo Gambaro,

Novara


  A Novara, tra le opere del Ventennio, spicca il Sacrario dei Martiri Fascisti (1934), realizzato su progetto dell’Arch. Vincenzo Pilotti (Ascoli Piceno 1872-1956) in collaborazione con l’Arch. Angelo Marinucci (Roma 1909-94), con sculture di Oddo Aliventi (S. Angelo in Vado, Ps 1898-Roma 1975). Il sacrario riprende il tipo della tholos, rifacendosi idealmente al celebre Mausoleo di Teodorico: la struttura a pianta circolare, in massiccia muratura, è del tipo “a cannocchiale”, scandita da robusti pilastri ed ornata da statue di militi fascisti alla base e di aquile romane alla sommità. I due architetti redassero anche il progetto per il Palazzo di Giustizia (1934-35), mentre la Casa del Fascio (1939) sarebbe opere del solo Marinucci. Il Palazzo delle RR. Poste e Telegrafi (1929) è opera dell’architetto Angiolo Mazzoni Del Grande (Bologna 1894-Roma 1979), che, come abbiamo visto, fu uno specialista nella progettazione di edifici consimili e stazioni ferroviarie: l’edificio postale novarese è contraddistinto dalla torre dell’orologio e dall’avancorpo curvilineo, di chiara matrice espressionista/futurista, in stridente contrasto con il porticato ad arcate a sesto pieno, di matrice classicista. Il nuovo PRG (1938) si deve all’Arch. Oscar Prati (Modena 1898-1974), in collaborazione con gli ingegneri Marco Cassini e Federico Magistrini. Il Monumento ai Caduti della Grande Guerra (1926), in marmo e bronzo, è opera dello scultore Arturo Stagliano (Guglionesi 1867-Torino 1936), talentuoso allievo del Bistolfi all’Accademia Albertina di Torino.


  Novara si arricchì di tantissime nuove architetture nel Ventennio, troppe per elencarle tutte nel breve spazio di un articolo; per approfondimenti rimandiamo al pregevole volume “Novara littoria” di Matteo Gambaro  Novara littoria. L’architettura fascista del Ventennio




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