Il Monumento ai Caduti di Martina Franca (1928-29) è opera di Antonio Bassi (Trani 1889-1965). Alla costituzione d’un primo Comitato pro monumento (Dott. Antonio Micoli, 1920) seguì la proposta progettuale dello scultore Lorenzo Belli di Querceta (1923) che già aveva operato in alcune sepolture del camposanto martinese; alla costituzione di un nuovo Comitato (Eugenio Mongelli, 1924) venne affidato l’incarico al Bassi, che approntò il modello (1926), che, con alcune significative varianti (1927-28), venne eseguito. Il monumento, fondendo armoniosamente architettura e scultura, consta d’uno svettante obelisco, posto su di un piedestallo soprastante un basamento gradonato, ornato di due gruppi scultorei: il possente gruppo, plasticamente dinamico, raffigurante Gli Eroi nella parte anteriore, memore degli esempi della scultura ellenistica; il raffinatissimo altorilievo Olocausto, memore di reminiscenze secessioniste, nella parte postica. Quest’ultimo altorilievo raffigura un Soldato in nudità eroica classica, parzialmente coperto da panneggio, stante su di un braciere fiammeggiante (allusivo appunto al tremendo olocausto bellico); Egli porta in capo l’elmetto e nella destra reca un gladio spezzato (allusivo alla vita spezzata), ed è fiancheggiato dalla Madre e dalla Moglie recante il figlio, ambedue abbigliate con tuniche all’antica e col capo velato. L’altorilievo è conforme al disegno preliminare dell’Artista, salvo che per alcuni dettagli: il clipeo del Soldato è ornato da una testa di gorgone (nel disegno è liscio); il bimbo volge lo sguardo verso sua madre (nel disegno verso suo padre); le zampe del braciere sono leonine (nel disegno sono geometriche e rettilinee). L’epigrafe dedicatoria recita: AI SUOI EROI / MARTINA FRANCA. Per saperne di più, vedi il libro su Taranto e Provincia in: Puglia nella storia | L'Arco e la Corte