Lo scultore Giuseppe Albano (Putignano, Bari 4 Aprile 1899 - 23 Novembre 1967) si formò all’Accademia di Belle arti di Firenze (1921-26) e nello studio di Domenico Trentacoste (Palermo 1856 - Firenze 1933), dove divenne inoltre amico dello scrittore Ugo Ojetti. Oltre all’insegnamento del Trentacoste, influì sull’arte di Albano lo studio dei capolavori del ‘400 fiorentino. Ebbe svariati riconoscimenti e commissioni pubbliche, partecipò a numerose mostre, tra cui la III e la VIII Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma (1939 e 1959-60), dedicandosi allo studio del nudo (L’Adolescente, Esposizione di Parigi, 1937), alla ritrattistica (tra i vari ritratti: tre busti del Re Imperatore Vittorio Emanuele III, 1938; altro busto del Re, 1941; il Gen. Giulio Douhet, 1955; l’economista Gino Arias; l’editore Giovanni Laterza; il pittore Felice Carena, 1942; il Mons. Donato Forlani Vescovo di Conversano; il poeta Luigi Fallacara, 1939; il padre Vincenzo Albano, 1953) ed alla medaglistica (tra le varie medaglie, quelle dedicate a: lo scrittore Ugo Ojetti; l’Arch. Raffaello Fagnoni; il Quadrumviro della Rivoluzione Italo Balbo, 1938; il Gen. Riccardo Moizo; nonché parecchie raffigurazioni allegoriche). Insegnò Plastica Ornamentale presso la Facoltà di Architettura di Firenze (1940-43; 1946-59), divenendo titolare di Plastica Decorativa (1952-66). Il suo studio artistico a Firenze venne purtroppo travolto dall’alluvione del 1966, causando la perdita di molte sue opere e progetti, il che minò il suo fisico portandolo alla morte un anno più tardi. Ricordiamo qui solo alcune sue opere di carattere monumentale. Per il Palazzo degli Uffici Finanziari (1932-34) di Bari dell’Arch. Carlo Vannoni (Roma 1907-98) modellò due statue bronzee (1934): il Vendemmiatore e lo Scaricatore, collocate sue due colonne del prospetto; scolpì 4 bassorilievi e 12 pannelli decorativi in marmo (1932) per gl’interni del Palazzo della Banca d’Italia (Ing. Biagio Accolti Gil, 1925-32) di Bari; porte bronzee per la Basilica di S. Nicola di Bari (n. r.); 2 fregi marmorei per la Casa della GIL di Firenze (Ing. Aurelio Cetica-Ing. Fiorenzo De Reggi, 1934-37). Nel Cimitero di Bari realizzò la Cappella Lojacono (1937), la Tomba Lupo (1952), la Cappella Petruzzelli (1963), la Cappella Poliseno. Nel Cimitero di Alberobello l’Edicola Gentile (1922). A Firenze, nel Cimitero delle Porte Sante la Cappella Lerario (1962) ed in quello di Trespiano la Tomba Francesco Mossmejer (1933) e la Tomba Fortunato Bisori (1935). Nel Cimitero di Chiusi la Cappella dei Conti Paolozzi (statua del Cristo, altorilievo Deposizione, 24 pannelli decorativi marmorei). Nella Cattedrale di Matera, il Monumento funerario di Mons. Vincenzo Cavalla; nella Cattedrale di Foggia, il Monumento funerario di Mons. Fortunato Maria Farina (1957). Realizzò i rilievi (1956) raffiguranti L’Annunciazione e La Crocefissione per una delle 4 campane bronzee del Campanile di Giotto in S. Maria del Fiore a Firenze. Nel Municipio di Putignano si conserva il suo gesso Psiche (1935). [da "Architettura e scultura monumentale del Ventennio a Foggia e in Capitanata" nella sezione LIBRI].
(*) immagine in esergo tratta da MuseoFacile » Opere di Giuseppe Albano (nn. 34-47)