Il maestoso edificio della Caserma Bergia, oggi sede del Comando provinciale dei Carabinieri, si erge sul Lungomare Nazario Sauro a Bari. Progettata dall’architetto e accademico d’Italia Cesare Bazzani (1873-1939), l’opera fa parte di una serie di progetti pubblici che l’artista realizzò in Puglia, tra cui il Palazzo delle Poste a Taranto e il Palazzo della Provincia a Foggia.
I lavori, iniziati nel 1932, si conclusero nel 1935. A testimonianza di ciò, una lapide in loco riporta la data con l’anno dell’Era Fascista: 1935-XIII.
La struttura è imponente e richiama le forme dei fortilizi militari. È composta da tre corpi rettangolari uniti da un robusto basamento in pietra lavorata a bugne convesse. Le torrette angolari, le inferriate al pianterreno e le pareti inclinate (a scarpa) conferiscono all’edificio l’aspetto di una vera e propria fortezza.
La facciata principale, rigida e simmetrica, è scandita da venticinque aperture. Presenta la classica tripartizione verticale: un basamento, un’elevazione centrale con finestre inquadrate da arcate a tutto sesto, e un attico superiore. La simmetria è ulteriormente accentuata da due imponenti torri a forma di parallelepipedo che incorniciano la parte centrale della facciata.
Esiste una notevole somiglianza tra quest’opera e il “Palazzo del Mare”, un altro progetto di Bazzani per il lungomare di Bari, che però non fu mai realizzato.
A completare la facciata, spiccano due statue bronzee raffiguranti Virtù militari, scolpite da Mario Sabatelli. Poste su piedistalli agli angoli del fronte principale, rimarcano l’estrema simmetria geometrica, tratto distintivo dell’architettura di Bazzani.
L’edificio, sebbene imponente, fu completato in due fasi. In origine, la corte era aperta sul retro e il fronte posteriore fu costruito solo nel 1958, come testimoniato da una lapide commemorativa.
La Caserma Bergia rappresenta un esempio peculiare di architettura del Ventennio, un’opera emblematica del cosiddetto “periodo littorio” del classicista Bazzani.

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